Filosofia Ciodet

C’è un tratto comune tra il fabbro che forgia un chiodo e il vignaiolo che trasforma l’uva in vino. È la caparbietà, la volontà di confrontarsi quotidianamente con una natura che può dimostrarsi ostile. Colpo dopo colpo prende forma l’oggetto in ferro, si forma sotto gli occhi del fabbro il ciodet (chiodo). Giorno dopo giorno cresce e porta frutto la vite, condotta dalle mani del contadino che cima, pota, dirada e raccoglie, sfidando gelate primaverili e temporali estivi. E poi ancora in cantina è il lavoro dell’enologo a portare il mosto verso quel delicato equilibrio tra semplicità e complessità che è il vino. Artigiano e vignaiolo.

Questo è lo spirito di Enrico Bortolomiol enologo della Ciodet Spumanti. Enrico ha fatto della costanza, della competenza e della precisione la propria condotta di vita professionale. Vi mette la stessa passione di quando scala una montagna in sella alla sua bicicletta, con la volontà tramandata di padre in figlio in una stirpe di artigiani e viticoltori e la grande esperienza acquisita in anni di studi e lavoro. Tutto questo fa di Ciodet un punto di riferimento assoluto a Valdobbiadene. Il chiodo fisso della qualità.